Dimmi, adesso, dove il tuo sguardo cammina, quando nascostamente osservi indugiando sul mio corpo. Dimmi dove ti fermi, dove corri, dove la tua follia si scontra con l'infinito finito del mio corpo, con l'umidità odorosa di gelsomino della mia anima. Parlami dei tuoi percorsi, se accarezzi i miei capelli mossi da pensieri e nuvole di bramosie, se i miei occhi impenetrabili di evidenti vibrazioni ti incutono timore, ti affascinano, ti celebrano a dovere... E delle mie labbra, cosa dici? Che a volte tacciono in chiusure rapprese, come oceani in pozzanghere, e gemiti fradici implodono nella mia pelle. E a volte si schiudono, come fiore di loto lontano, senza apparente motivo, ad emettere suoni vibranti che solo qualche essere riesce a percepire. Parlami di quando cerchi voglioso i miei seni, fra le pieghe dei miei vestiti e della mia anima, e di quando i tuoi occhi si fanno mani, dita, lingua, unghie e respiro, e di come vorresti affogare tra la mia pelle e la mia carne... E di quando, incapace di controllo, vorresti naufragare tra le mie cosce, e non essere più, non essere più...LEGGI IL BLOG