Tim O’Reilly ha proposto un codice di condotta per i blog che sta facendo molto discutere la blogosfera americana. Ma serve davvero un codice?
Tim O’Reilly ha proposto un codice di condotta per i blog che sta facendo molto discutere la blogosfera americana. Ma serve davvero un codice?
Ormai il blog è l’unico spazio non censurato e controllato. Ci aslcoltano il telefono. Ci leggono i conti correnti. Cosa ci rimane di nascosto o privato?
Sembrano le parole di uno che dice “io mi son fatto il blog come mi pareva finché era cool adesso che sono una blogstar vi dico come dovete fare il vostro”. Un po’ supponente direi…